uando
ci siamo assunti l'onere di copiare integralmente il
Kalevala,
runo per runo, verso per verso, era perché se ne sentiva la mancanza! Da troppo tempo,
infatti, lo
splendido poema finlandese della natura e della magia veniva ignorato dagli editori italiani ed era
assente nelle librerie. Erano corse voci
riguardo a una possibile
ristampa presso questo o quell'editore, ma nulla di fatto
era accaduto. Così, nel gennaio 2005, noi, volenterosi
amanuensi della Redazione Bifröst, ci siamo rimboccati le
maniche e, armati di santa pazienza, abbiamo cominciato a
ricopiare il
Kalevala
per offrirlo
al pubblico italiano.
Esistono diverse
traduzioni italiane del
Kalevala
ma, a tutt'oggi,
la migliore, apprezzata dagli stessi finlandesi, resta la
versione in ottonari di Paolo Emilio Pavolini,
stampata nel 1910 dalla Casa Editrice Remo Sandron, nella
collana Biblioteca dei Popoli, allora diretta da
Giovanni Pascoli. Lo stesso Pavolini in seguito ne aveva
curata
una versione ridotta (circa un terzo del testo
complessivo), edita da Sansoni nel 1935 e ristampata nel 1984. Tutte queste edizioni
sono esaurite, se non introvabili.
Questa che
pubblichiamo in Bifröst è la traduzione metrica
del
Kalevala
di Pavolini
nelle veste integrale del 1910.
Nel riproporla sul Ponte
Arcobaleno, abbiamo
accuratamente confrontato la traduzione del
'10 con la riedizione del '35 e riportato in nota le rare varianti. Abbiamo inoltre restituito
– traducendoli ex novo – quattro versi «saltati»
dal tipografo fin dalla primissima edizione
[XII: 307 |
XVII: 206, 245 | XXIII: 783]. Ci siamo
permessi di normalizzare
apostrofi e accenti (Pavolini scriveva, com'era uso ai
primi del Novecento, «perchè» invece di «perché», etc.). Analogamente, abbiamo modificato in molti
punti la punteggiatura
(Pavolini evitava il punto fermo e in luogo del punto e
virgola usava i due punti), avvicinandola a quella del
testo finnico o cercando un ragionevole compromesso tra le
due; è ovvio che la «e» congiunzione, introdotta dal
traduttore, sostituisce la virgola dell'originale. Laddove
non vi è coincidenza nella ripartizione dei paragrafi, si
è deciso punto per punto se rispettare quella del testo
originale o quella di Pavolini.
Tutto ciò non è da vedere come un inappropriato intervento su un testo già
stabilito, bensì come un necessario aggiornamento di certi
formalismi grafici.
Le note a piè di pagina
sono quelle presenti nell'edizione del '10: abbiamo
soltanto sviluppato le
indicazioni bibliografiche che, nell'edizione originale, erano abbreviate con delle sigle.
Gli errata corrige riportati in coda all'opera
di Pavolini sono stati corretti direttamente
nel testo e le correzioni segnalate in nota.
La traduzione è affiancata dal testo
originale finlandese,
fornito nel sito della Società della Letteratura Finnica
[Suomolaisen Kirjallisuuden Seura] <http://www.finlit.fi/kalevala/index.php?m=7&l=1>.
Tutto questo fa
del
Kalevala
editato da Bifröst – lo diciamo con orgoglio –
la più completa e lussuosa edizione del poema finnico mai
presentata in lingua italiana!
Rimane la
questione dei diritti d'autore.
La traduzione
integrale del Pavolini è inedita da quasi un secolo e gli editori non hanno alcun interesse a
ristamparla:
riteniamo di non violare alcun diritto riportandola in
Bifröst. Ci giustifica
moralmente il fatto che la nostra fatica non sia compiuta per scopo di lucro ma
solo per mettere a
disposizione del pubblico italiano questa splendida versione del
poema finnico, a lungo trascurata dall'editoria del
nostro paese. Se qualche ente o casa editrice si sentisse
leso nei suoi diritti, può
comunicarcelo e provvederemo a rimuovere quanto da noi messo in rete.
LA
REDAZIONE BIFRÖST
RINGRAZIAMENTI
— Ringraziamo
innanzitutto l'amico Dario Chioli <http://www.superzeko.net>
per aver caldeggiato il lavoro: senza la sua
insistenza e il suo incoraggiamento non ci
saremmo certamente imbarcati in questa ciclopica impresa.
La nostra gratitudine va inoltre a Paola Brancato, che ha esordito riportando nel suo
splendido sito la versione ridotta del 1935 <http://digilander.libero.it/kalevala>;
a
Dario Giansanti, per aver messo a nostra
disposizione il materiale da lui raccolto ed elaborato nel
corso degli anni; a Emanuele Rusconi,
per aver tradotto l'introduzione di J.M. Crawford ed aver
segnalato molte imperfezioni, da noi corrette; a Gianni Cidioli (che collabora al
Progetto
Mitologia Finnica di Wikipedia col nick «Gatto di
Salem») per aver fornito importanti fotocopie e aver
personalmente ricopiato alcuni runi del testo.
Ringraziamo infine gli amici finlandesi Jouko Markula e
Lisa Hiltunen per le ricerche, la pazienza e i consigli
prodigati per la buona riuscita di questo lavoro. Ringraziamo
infine tutti coloro che ci hanno sostenuto
con la loro attenzione e i loro messaggi di
augurio.
DIFFIDA — Nel caso
anche in voi insorga l'insano desiderio di pubblicare il
Kalevala
di Pavolini nel
vostro sito,
non cercheremo di dissuadervi dal proposito. Vi consigliamo
però di
procedere così come abbiamo fatto noi: procuratevi il
testo originale – alla Biblioteca Nazionale di Roma ne
hanno uno, con tanto di appunti scribacchiati ai margini
delle pagine e un ritratto a matita di Napoleone – e
ricopiatelo. Se ritenete che sia un lavoro troppo
lungo e noioso, evitate fin dal principio di imbarcarvi
nell'impresa. Ma, qualunque sia la vostra decisione, siete vivamente pregati di non effettuare un'operazione di copia-e-incolla dal nostro sito: ce ne
accorgeremmo subito e in tal caso incorrerete
nelle nostre più sentite maledizioni.
AGGIORNAMENTI
— Nel novembre 2007,
mentre la Redazione Bifröst ultimava la
compilazione dell'opera,
la casa editrice Il Cerchio di Rimini ci precedeva
pubblicando l'edizione integrale del
Kalevala
di Pavolini e rendendola nuovamente
disponibile in libreria dopo novantotto anni.
Acquistato il volume, però, ci siamo resi conto che il
testo del poema, dal primo al trentacinquesimo runo, era
stato integralmente scaricato da Bifröst, com'era
evidente delle normalizzazioni ortografiche da noi
adottate e dalla presenza dei quattro versi restituiti
(che nell'edizione cartacea erano ancora posti tra parentesi quadre,
così come in Bifröst). |