Nikolaj K.
Roerich |
RITORNO ALLE ORIGINI |
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Visitatori dal mare
Sono il
principe Oleg
e i suoi variaghi che arrivano dal Mar Nero
a Costantinopoli? Nell'impianto pacato e
leggero della scena, con le onde che frantumano
il riflesso colorato della nave, con gli
uccelli librati sul filo delle onde, questi variaghi non sembrano particolarmente
minacciosi... ma dal nord non viene mai
nulla di buono, come ben presto i Greci si
accorsero a loro spese. |
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Zamorskie gosti, 1901
Olio su
tela.
Galleria Tretjakov,
Mosca (Russia). |
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Slavi sul Dnepr
Gli uomini
caricano le mercanzie sulle navi, pronti a
discendere la
«via dai Variaghi ai Greci». È un buon commercio,
anche se non facile. Alcuni guerrieri si stanno imbarcando:
dovranno difendere le navi quando queste
verranno spiaggiate per oltrepassare
le cateratte del Dnepr: si sa che in quel
tratto stanno spesso in agguato i Pečeneghi. |
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Slavjane na Dnepre,
1905.
Tempera, 67 x 89 cm.
Museo Russo di Stato, San Pietroburgo (Russia). |
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Idoli
(Russia pagana) Sono forse i sei
idoli che il gran principe Vladimir aveva
eretto sulla collina di Boričev, in Kiev?
Circondati da crani di animali, questi
recinti pagani non hanno
nulla della mistica solennità con la quale,
in seguito, Roerich tratteggerà i suoi
dipinti esoterici.
Riportiamo le due versioni del dipinto. |
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Idoly (Jazyčeskaja Rus'), 1901 (?) |
Idoly (Jazyčeskaja Rus'), 1901-1910 (?)
Tempera su tela, 157.5 x 170. |
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Boris
e Gleb
Figli del gran principe Vladimir, Boris e
Gleb rifiutarono di prendere le armi contro
il fratello Svjatopolk, lasciandosi
uccidere. Tra i santi più venerati dalla
Chiesa Ortodossa Russa, Roerich li raffigura
quasi come due bodhisattva, sospesi
in un'aura di luce, a bordo della loro
barchetta funebre. Il dipinto fu ultimato in
India, nel 1942, e fa parte del ciclo
pittorico Vozvraščenie k istokam,
«Ritorno alle origini». |
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Boris i Gleb,
1942.
Tempera su tela, 61 x 123 cm.
Museo Russo di Stato, San Pietroburgo (Russia). |
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Jaroslav il saggio
Anch'esso parte del ciclo pittorico
Vozvraščenie k istokam, questo ritratto
del gran principe Jaroslav I Vladimirevič (R
1019-1054), detto il «saggio», qui intento
allo studio e alla contemplazione, richiama
per molti versi più l'India che la Russia. |
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Jaroslav Mudryj,
1941.
Tempera su tela, 124,4 x 91 cm.
Museo Statale d'Arte Orientale, Mosca (Russia). |
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Pochod Igorja,
1943.
Tempera su tela, 57 x 123 cm.
Museo Russo di Stato, San Pietroburgo
(Russia) |
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La partenza
di Igor'
L'eclisse del
1° maggio 1185 annuncia tristi presagi:
nondimeno il principe
Igor'
parte per la sua spedizione contro i
Polovesiani: come è narrato nello
Slovo o
pŭlku Igorevě,
i russi verranno sconfitti e il principe
sarà preso prigioniero dai nemici. |
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Pochod Igorja,
1942.
Tempera su tela, 62 x 122 cm.
Museo Russo di Stato, San Pietroburgo
(Russia) |
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Aleksandr Nevskij
Strutturalmente simile al dipinto
precedente, tanto da poter essere
considerato una sua variante, qui i
presagi si sono ormai disciolti in un
tramonto rosso di sangue. Seppur vittorioso
sulle schiere teutoniche, il condottiero
russo appare afflitto dalla stanchezza e
dalla mestizia. |
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Aleksandr Nevskij,
1942.
Tempera su tela, 91,4 х 152,3 cm.
Museo Statale d'Arte Orientale, Mosca (Russia) |
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Terra
slava
Concludiamo la nostra rassegna con questa
pacata contemplazione, dall'alto di un
campanile, della terra abitata dai
popoli slavi. La foschia del mattino,
candida come l'alba, è sovrastata dall'azzurro
puro del cielo. All'ombra, anche la campana
tace, assecondando il silenzio. |
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Zemlja Slavjanskaja, 1943.
Tempera su tela, 81,5 х 122 cm.
Museo-Centro Nikolaj Roerich, Mosca (Russia) |
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