Il dipinto è uno dei sette pannelli della serie Bogatyrskij friz, il «fregio dei Bogatyri», dipinti per il salone della casa di F.G. Bažanov, in San Pietroburgo. Il semi-mitico vate Bojan, ricordato nello Slovo o pŭlku Igorevě, sta certo cantando eroiche gesta di principi e guerrieri, accompagnandosi al suono della sua gusli. Si notino i bellissimi motivi sul suo rosso mantello, trattenuto sull'òmero da una splendida spilla.

Completamento ideale dell'immagine precedente, quest'anonima figura di cavaliere (è questo il significato del termine russo vitjaz'), armato d'arco e riccamente abbigliato, appartiene anch'esso alla serie Bogatyrskij friz.

Vol'ga Svjatoslavič

Alla testa della sua družina, in un incrociarsi di lance che ricorda Paolo Uccello, Vol'ga Svjatoslavič si lancia all'attacco di un territorio deserto e inquietante. Altro dipinto della serie Bogatyrskij friz.

Il mitico aratore Mikula Seljaninovič, eterno simbolo del rapporto dei contadini russi con la loro terra, compare oltre le colline. A ideale completamente del precedente, per quanto pervaso di toni più luminosi,  anche questo dipinto appartiene alla serie Bogatyrskij friz.

Il'ja Muromec

Dalla serie Bogatyrskij friz, il possente Il'ja Muromec si erge a difesa del variegato territorio russo, costellato di piccole città. Il suo arco è teso, la freccia sul punto di essere scoccata, per colpire un'invisibile avversario situato fuori dal quadro.

Solovej Razbojnik

Continuazione ideale del dipinto precedente, ci mostra la freccia di Il'ja Muromec finalmente giunta a destinazione, nell'occhio di Solovej Razbojnik, l'ornitomorfo brigante della leggenda bylinica, abbarbicato nella sua casa-nido.

In un dipinto lungo sette metri, ultimo del ciclo del Bogatyrskij friz, le navi di Sadko tornano a Novgorod cariche di mercanzie e di ricchezze. Il ricco mercante è ritto sulla prua, felice di ritornare in patria.

Montagna tra le montagne, Svjatogor, il bogatyr' del tempo che fu cavalca tra le vette perché la terra non reggerebbe il suo peso. In questo dipinto, Roerich fonde i paesaggi himālayani con le istanze della mitologia russa. L'opera fa parte di un secondo ciclo pittorico, dipinto in Asia trent'anni dopo il primo, e intitolato Vozvraščenie k istokam, «Ritorno alle origini».

Nastas'ja Mikulična

Splendido ritratto di polenica, la fiera guerriera Nastas'ja si rizza sulla groppa del suo cavallo, sotto un cielo infuocato. Opera appartenente al ciclo Vozvraščenie k istokam.

Vittoria (zmej Gorynič)

In un dipinto che vibra dei colori pastosi e dei bellissimi contrasti della serie himālayana, un mesto Dobrynja Nikitič si erge sul corpo senza vita dello zmej Gorynič, che ha appena ucciso.

Il risveglio dei bogatyri

I cavalieri russi, colati nella pietra, sembrano ora distogliersi da un sonno secolare. Con gli elmi in capo e le lunghe barbe, tornano a schierarsi in drappelli e si affacciano di nuovo alla luce del mondo. Obbedienti al mitema dell'«eroe dormiente», si svegliano per difendere la Russia nel momento di maggior pericolo.