MUSEO

GERMANI
Scandinavi

MITI GERMANICI
Carl Emil Doepler der Ältere

DER RING DES NIBELUNGEN

MANOSCRITTI
PITTURA
SCULTURA
▼ ILLUSTRAZIONE
▼ Carl Emil Doepler der Ältere
► Der Ring das Nibelungen
Götter und Helden 
Emil Doepler der Jüngere
Schema
Introduzione
DER RING DES NIBELUNGEN
Bibliografia
Autore Carl Emil Doepler der Ältere (1824-1905)
Genere Costumi e bozzetti di scena
Luogo Germania
Epoca ✍ 1876
Carl Emil Doepler der Ältere

DER RING DES NIBELUNGEN

L'imponente tetralogia lirica Der Ring des Nibelungen, composta da Richard Wagner tra il 1848 e il 1874, ha offerto molte possibilità ad artisti e costumisti di fornire una rappresentazione degli dèi e degli eroi germanici. Le quattro opere del ciclo (Das Rheingold, Die Walküre, Siegfried, e Götterdämmerung) vennero rappresentate di seguito, per la prima volta, nell'agosto del 1876, all'inaugurazione del Bayreuth Festspielhaus, un teatro fatto costruire dallo stesso Wagner a Beyruth (Germania), e appositamente concepito per la rappresentazione delle proprie opere.

A occuparsi dei costumi, in quel primo Nibelungenfestspiel, fu l'artista tedesco Carl Emil Doepler der Ältere, il «vecchio» (per distinguerlo dal figlio, Emil Doepler der Jüngere, il «giovane», anch'egli noto illustratore di soggetti mitologici). Riportiamo qui alcuni dei bozzetti dell'artista, tratti dal portfolio pubblicato nel 1889, a cura di Clara Steinitz.

Carl Emil Doepler der Ältere

DER RING DES NIBELUNGEN

Wotan [Óðinn]

Wotan, divino protagonista del ciclo wagneriano, è ritratto, in questo primo bozzetto, non diversamente dalla diffusa immagine del dio Óðinn, quale viandante per le vie del mondo. Con un mantello azzurro, un cappello in testa e una lunga lancia in pugno.

Wotan, ✍ 1876.

Wotan [Óðinn]

Wotan regge la lancia come fosse uno scettro. Il bozzetto di Doepler ben rende l'immagine suntuosa e barbarica che, nell'Ottocento, ci si faceva dei guerrieri teutonici. Elmo alato, abito ornato di gioielli, bracciali e cavigliere.

Wotan, ✍ 1876.

Wotan [Óðinn]

Il bozzetto sembra rendere qui un abito di corte. Wotan non è un guerriero: è un sovrano dalle ricche vesti e ornamenti.

Thor oder Thunar, ✍ 1876.
Donner [Þórr]

Il bozzetto per Donner non si discosta dall'immagine tradizionale del Þórr scandinavo. Gli abiti sono ricchi, il mantello rosso dai complessi drappeggi che sventola sulla veste azzurra. Una mano guantata di ferro impugna il proverbiale martello. Capelli e barba, rossi, presentano una curiosa acconciatura ottocentesca.

Freya, ✍ 1876.
Fricka [Frigg] e Freia [Freyja]

Secondo la filologia, le figure di Frigg e Freyja derivano da un comune archetipo: una antica dea teutonica che, giungendo in Scandinavia, si è evoluto in due immagini distinte: la regale regina degli Æsir, e la disinvolta dea dei Vanir. Wagner, pur incentrando la sua tetralogia sulla tradizione tedesca, torna a distinguere le due dee, facendone una coppia di sorelle: Fricka e Freia.

Freyer mit Skirnir, ✍ 1876.
Froh [Freyr]

Dio della primavera e della gioia, Froh (norreno Freyr), fratello di Freia, viene rappresentato in verde, con un serto attorno al capo e con un falcetto in mano, come il dio romano Saturnus.

Tyr der Schwertgott, ✍ 1876.
Loge [Loki]

Wagner interpreta Loki quale re del fuoco, secondo una lettura ottocentesca del personaggio, che veniva assimilato al gigante elementale Logi. Doepler lo veste di colori caldi, rosso e giallo; fulva sono anche la chioma e la barba, e lo sguardo è astuto e machiavellico.

Loge, ✍ 1876.
Erda [Jǫrð]

Jǫrð, l'antica dea-terra, diviene in Wagner Erda, la cupa e misteriosa signora della sapienza e del fato. Doepler la ammanta di grigio-azzurro, con un velo gettato sopra i lunghi riccioli e un torques al collo.

Erda, ✍ 1876.
Nornen [Nornir]

Le Nornir, interpreti del fato, sono, nella rielaborazione wagneriana, figlie di Erda. Il bozzetto di Doepler non si discosta dalla tradizionale iconografia ottocentesca.

Nornen, ✍ 1876.

Nibelungen [Niflungar]

Nel mito scandinavo, Niflungar è uno dei nomi della stirpe reale burgunda. Wagner, con decisa rielaborazione, li trasforma in una stirpe di nani, avidi di tesori, i Nibelungen.

Nibelungen, ✍ 1876.

Mime [Reginn]

Tra i Nibelungen, Wagner colloca i nani Alberich e Mime, i quali corrispondono – mutatis mutandis – ad Andvari e Reginn dei poemi eddici. Fedele alla sua definizione, Mime/Reginn viene qui ritratto con grembiule e attrezzi da fabbro.

Frigg als Olstara, ✍ 1876.

Brünnhilde [Brynhildr]

La Walküre Brünnhilde (norreno Brynhildr), assoluta protagonista della seconda opera del ciclo wagneriano, sembra quasi librarsi a mezz'aria, con l'elmo alato e la lancia. Il mantello rosso fa un ottimo contrasto con la lunga veste bianca.

Heimdal verlangt die Rückkehr Iduns aus der Unterwelt, ✍ 1876.

Walküren [Valkyrjur]

Icone wagneriane per eccellenza, le indomiti Walküren (norreno Valkyrjur) sono otto, nella tetralogia Der Ring: Brünnhilde, Waltraute, Helmwige, Gerhilde, Siegrune, Schwertleite, Ortlinde, Grimgerde e Rossweisse. Qui, i bozzetti che Doepler ha realizzato per alcune di loro.

Walküre, ✍ 1876.
Walküre, ✍ 1876.
Walküre, ✍ 1876.
Walküre, ✍ 1876.
Walküre, ✍ 1876.
Bibliografia
  • STEINITZ Clara. Der Ring des Nibelungen. Figurinen erfunden und gezeichnet von Prof. Carl Emil Doepler. Berliner Kunstdruck- und Verlags-Antstalt, Berlin 1889.
Intersezione: Sezioni - Alianora
Sezione: Museo - Līlīth
Area: Germanica - Brynhilldr
Annotazioni di Eleonora Dispetti.
Creazione pagina: 25.01.2013
Ultima modifica: 08.03.2016
 
POSTA
© BIFRÖST
Tutti i diritti riservati