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GERMANI
Scandinavi

MITI GERMANICI
Ymir
Bláinn
BLÁINN
Nome di un gigante primordiale, apparentemente uguale a Ymir. I nani pare fossero stati creati dalle sue ossa.

* * *

 
MITOLOGIA
MITI
  • I nani vennero creati dalle ossa di Bláinn.
FILOLOGIA
ORTOGRAFIA

  ORTOGRAFIA
NORMALIZZATA
LEZIONE DEI
MANOSCRITTI

FONTI

Norreno Bláinn Blam [refuso]
Blaen[n]
Blainn
Ljóða Edda | Prose Edda

ETIMOLOGIA

Bláinn, gigantonimo.
«Azzurro [come il mare]» (?). O forse, da leggersi come «scuro, livido», con riferimento allo stato cadaverico (Meli 2008).

  • Bláinn | Dal sostantivo bláinn «scuro, blu, nero», con riferimento al profondo azzurro del cielo e del mare (cfr. blár «blu, azzurro»), da un protogermanico blǣwaz, a sua volta da un indoeuropeo *BʰLĒW-/*BʰLĀW (Polia 1983). Il nome di questo gigante sembra essere un appellativo per «mare», come testimoniano i composti bláfold «terra azzurra» e bladúfa «onda azzurra» (kenningar per indicare il «mare»), e di conseguenza bláins leggr «gamba dell'azzurro» (kenning per «scoglio»).

Si noti che la grafia Bláins (genitivo) è attestata nel manoscritto Hauksbók [H] della Vǫluspá, mentre il Codex Regius [R] riporta Blám. Analogamente, nella Prose Edda di Snorri, la grafia Bláinn è attestata soltanto nel Codex Wormianus [W]; negli altri tre codici si trova invece Blám. Quest'ultima va intesa come una cacografia (m al posto di ın è un lapsus piuttosto comune nei codici medievali, in cui non usava mettere ancora il puntino sulla «i»).

LETTERATURA

Il nome Bláinn è citato nella Vǫluspá, là dove si parla della nascita dei nani, dove si dice che costoro dovettero essere creati «dal sangue di Brimir | e dagli ossi di Bláinn».

...hvárt skyldi dverga
dróttir skepja
ór Brimis blóði
ok ór Bláins leggjum.
...chi dovesse dei nani
le schiere foggiare
dal sangue di Brimir
e dagli ossi di Bláinn.
 Ljóða Edda > Vǫluspá [9]

Poiché, stando a Snorri, i nani erano sorti spontaneamente nelle profondità della terra, come vermi nelle carni putrefatte del gigante Ymir, e solo in seguito gli dèi concessero loro sapienza e discernimento, si è voluto dedurre che sia Brimir che Bláinn fossero epiteti dello stesso Ymir. I nomi sono infatti impiegati in due kenningar dove «sangue di Brimir» è probabile metafora a indicare il mare, mentre «ossi di Bláinn» a significare le montagne. L'uno e l'altro concetto sono espressi da alcune kenningar attestate nella poesia scaldica: ad esempio brimir blóðugr «onda insanguinata» indica il mare, laddove il sangue altro non è che quello di Ymir; analogamente, bláins leggr «gamba dell'azzurro», indica lo scoglio o le rocce (Meli 2008). Nel loro parallelismo, i due semiversi «dal sangue di Brimir | e dagli ossi di Bláinn» sembrano indicare che i nani sarebbero nati dagli elementi che costituiscono la terra.

La medesima strofa (Vǫluspá [9]) è anche citata da Snorri (Gylfaginning {15}), pur senza altre spiegazioni e varianti..

Sembra probabile che il nome Bláinn si riferisca a un gigante primordiale, probabilmente da identificare con lo stesso Ymir, dalle cui ossa trasformate in roccia sarebbe discesa la stirpe dei nani. Si noti tuttavia che è le þulur attestano un nano a nome Bláinn, forse a suggerire una confusione originaria tra giganti e nani quali creature del mondo litico.

FONTI

Ljóða Edda > Vǫluspá [9] = Gylfaginning {15}
Snorri Sturluson: Prose Edda > Gylfaginning [14: {15}]
(Cfr. Þulur  > Dverga heiti [1])

BIBLIOGRAFIA
RIFERIMENTI
PAGINE
Nani, dalla terra - Nascita del popolo del sottosuolo

Creazione pagina: 01.01.2009
Ultima modifica: 18.05.2012

 
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