Boris Ol'šanskij
NOSTALGIE PAGANE
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Volch
Vseslav'evič
In una scena
tratta dalle bylini, incontriamo
Volch Vseslav'evič,
il bogatyr' sciamano, in una posa
attenta e fiera. Alle sue spalle, in
rispettoso silenzio, la
družina
che lo ha seguito nella spedizione contro il
Reame Indiano. La affinità di
Volch col regno animale e il suo potere
di assumere aspetto zoomorfo, sono suggeriti
dal mantello in pelle di lupo o d' orso che
l'eroe porta sulle spalle, i cui artigli gli
ricadono sul petto. |
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Volch Vseslav'evič |
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La nascita del
guerriero
È forse
Rod,
il dio delle stirpi umane, a consegnare la
spada al neonato guerriero, mentre i suoi
aiutanti gli porgono arco e scudo?
L'impressione è che l'artista faccia qualche
concessione di troppo alle fantasie
pseudo-nazionalistiche di un certo tipo di
neopaganesimo slavo. In verità, nulla di
quanto conosciamo della religione degli
antichi Slavi, giustifica una scena del
genere.
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Roždenie vojna |
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La vergine della
disfatta
Quest'immagine (il cui titolo russo è «La
dea zarina») è forse ispirata al
Canto della Schiera di
Igor' [48],
dove dice: «Perché
la sconfitta si è levata sulle le schiere
del nipote di
Daž'bog;
come una fanciulla è sorta sulla terra di
Trojan e ha agitato
ali di cigno sul mare
nemico, presso il Don; battendo le
ali ha disperso i tempi
dell'abbondanza».
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Boginja Carevna |
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Storia slava
Più pensieroso che trionfante, un principe
si muove tra i resti della battaglia che si
è appena conclusa. I corpi dei guerrieri
sconfitti, forse pečeneghi, polovesiani,
mongoli, giacciono scomposti nella neve.
Troppi momenti della storia russa potrebbero
fare da ambientazione a questa mesta scena. |
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Slavjanskaja Byl' |
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Berendej
Dalla guerra alla pace: scorcio di un
villaggio in un giorno di festa. L'uomo
riccamente vestito è forse un sacerdote;
seduto sulla panca , un cantore ha poggiato
la sua gusli contro gli incastri dei
tronchi. Fanciulle danzano in cerchio in
lontananza. Illustrazione da cui traspare
un'antichità slava più idealizzata e
vagheggiata che reale.
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Berendej |
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Vocazione sacra
Una sacerdotessa? Una dea? Ritta tra due
altere immagini divine, questa figura
femminile si erge in una posa che ricorda un
po' certe figurazioni dell'art-deco.
Di nuovo, siamo di fronte a
un'idealizzazione del paganesimo slavo priva
di alcun fondamento storico. |
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Svjaščennyj zov |
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