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Jim FitzPatrick

THE SILVER ARM

Autore Jim FitzPatrick (1952-)  
Titolo The Silver Arm
Genere Illustrazione
Luogo Irlanda
Epoca 1981

Jim FitzPatrick

Dopo The Book of Conquest (1978), FitzPatrick seguita, con  The Silver Arm (1981), la sua incantevole rivisitazione dei miti irlandesi. E dentro labirintiche cornici prendono vita scenari ricchissimi di particolari, intrisi di eroismo, erotismo, magia. Lo stile è, se possibile, ancora più raffinato, i personaggi ancora più vivi e vibranti. L'aspetto «howardiano» dei guerrieri è tuttavia sapientemente attenuto: gli sguardi sono più malinconici, i movimenti più consapevoli e guardinghi. In questo libro, FitzPatrick raggiunge la perfezione nel suo modo di trasformare in arte la tradizione mitologica del suo paese.

In The Silver Arm FitzPatrick approfondisce le vicende relative alla seconda battaglia di Mag Tuired, combattuta dai Túatha Dé Danann contro i Fomóire. Il titolo, The Silver Arm, si riferisce al braccio d'argento che Núada Aircetlám ebbe in cambio di quello che ebbe mozzato durante la prima battaglia di Mag Tuired. La fonte principale è naturalmente il testo medio-irlandese Cath Maige Tuired (IX-XI sec.), a cui però il libro di FitzPatrick non è assolutamente fedele. Non si cerchi in The Silver Arm un resoconto filologico del mito originale, ché FitzPatrick non si fa scrupolo di modificare un gran numero di dettagli e inventa di sana pianta molte vicende sconosciute alla tradizione. Ma questa non è una critica, che nessuno può negare ad un artista il diritto di creare, e tra i moderni illustratori dei miti irlandesi, Jim FitzPatrick è senza alcun dubbio uno dei migliori.

Jim FitzPatrick

THE SILVER ARM

Í Bresail

Sebbene a rigore non faccia parte del più antico strato del mito celtico, Í Bresail (Hy-Brazil) l'isola perduta dell'Atlantico settentrionale, può forse rimandare al ciclo dei viaggi di noíb Brendán. In questa immagine, posta a introduzione del ciclo di The Silver Arm, FitzPatrick ne reinventa lo sprofondamento, ponendolo sotto gli auspici di tre ombre sinistre. Se le onde rimandano a una famosa stampa di Hokusai, le sagome demoniache sembrano uscite da un manga di Gō Nagai.

Túán mac Cairill

Túán mac Cairill, l'immortale testimone delle invasioni di Ériu, è ora un magnifico cervo, il re dei cervi di Ériu.

Bress il bello

Dopo la prima battaglia di Mag Tuired, re Núada fu deposto in quanto mutilato del braccio destro. Al suo posto, l'attraente Bress era stato eletto re dei Túatha Dé Danann. In The Silver Arm, Jim FitzPatrick raffigura un Bress maestoso e barbuto, facilmente riconoscibile da un mantello rosso percorso da labirintiche spirali gialle.

Eri e il re dei Fomóire

Madre di Bress era Eri delle Túatha Dé Danann. Il padre era Delbáeth mac Elathain, sovrano presso i Fomóire, giunto a lei dal mare per amarla. FitzPatrick immerge la scena d'amore in un'atmosfera romantica, improbabilmente lussuosa.

Mórrígan delle Badb

Un ritratto della Mórrígan: la truce dea della guerra, qui nel suo aspetto affascinante, è intenta a confortare Núada abbattuto dalla morte dei tre figli non meno che della mutilazione del braccio. Le due donne ai lati sono presumibilmente le due sorelle di Mórrígan, che nei testi irlandesi erano Badb Chatha e Macha. Nel libro di FitzPatrick è però riportato (erroneamente) che Badb era il nome collettivo delle tre dee: Mórrígan, Némain e Macha. Da qui il titolo dell'illustrazione.

Viaggio di Núada nell'aldilà

Al posto del braccio mozzato, viene trapiantato a Núada riceve un braccio d'argento. Nel corso dell'operazione, Núada ha un visione in cui ascende all'aldilà. Questa scena, a cui non si può negare una virile possanza, non però ha alcun riscontro nei testi irlandesi. Si tratta di una delle tante licenze artistiche di Jim FitzPatrick.

Núada Aircetlám

Bress viene spodestato da re a causa del suo malgoverno e Núada, finalmente guarito dalla sua mutilazione, viene ristabilito quale re delle Túatha Dé Danann. In questo ritratto egli ha ancora il  braccio d'argento, che dà poi il titolo al libro di FitzPatrick.

Bress e Cú Brea

Spodestato, Bress si reca nel paese dei Fomóire, dove conosce suo padre. Lo vediamo qui, nel suo mantello screziato di rosso e giallo, accanto al suo cane Cú Brea (nome che significa né più né meno «cane di Bress»). Sullo sfondo, in cima alla collinetta, lo osserva Balor: infatti Bress è fedele ai Fomóire.

Balor dall'occhio malvagio

Tra i capi Fomóire vi era Balor, che qui vediamo in un classico ritratto di villain. Tutto nella sua figura appare sinistro: dalla carnagione livida allo scettro sormontato da una testa di capra. I motivi viola e argento dello sfondo si mescolano ai fumi delle pozioni magiche, quegli stessi vapori che avevano dato all'occhio di Balor il potere di uccidere chiunque su cui posasse lo sguardo. In realtà nulla, nei testi originali, ci autorizza a ritenere che Balor fosse fisicamente mostruoso. La scelta dell'artista, a cui non si può negare un pizzico di ingenuità, non è però  priva di effetto.

Ethne

Figlia di Balor era  Ethne, la cui leggenda viene illustrata nei due riquadri di questa immagine. Nel riquadro di sinistra (vedi il link in basso), la torre di vetro nella Balor aveva segregata la figlia per impedirle di generare quel figlio destinato a ucciderlo. Ma una nave compare in un'onda di luce... tra non molto uno straniero, Cían mac Cainte delle Túatha Dé Danann, arriverà da Ériu e amerà Ethne. Da queste nozze nascerà Lúg Samildánach. Nel riquadro di destra, Ethne attende il suo amante. Il colore bluastro della carnagione della ragazza è sempre associato, nelle illustrazioni di FitzPatrick, alle genti fomóire.

Dittico completo: [IMMAGINE]►
Primo piano di Ethne: [IMMAGINE]►
Primo piano della torre di vetro: [IMMAGINE]►

La venuta di Lúg

Divenuto adulto, Lúg – figlio di Cían ed Ethne – si rivela alle Túatha Dé Danann, giungendo inaspettato alle porte di Temáir. “In quale arte eccelli?” gli chiederanno le sentinelle. Ma la verità, che verrà esposta a poco a poco, è che Lúg Samildánach eccelle in ogni arte, e nessuno, tra le Túatha Dé Danann, è in grado di essergli pari.

L'arrivo di Lúg all'assemblea delle Túatha Dé Danann

Proveniente da Tír Tairngiri, in groppa alla Aonbarr, la cavalla di Mánanann Mac Lir, Lúg Samildánach fa il suo ingresso trionfale all'assemblea danann. Nominato dallo stesso Núada re ad interim nel periodo della guerra contro i Fomóire, è pronto a guidare le  Túatha Dé Danann alla battaglia.

La donna del fiume Uinnius

È Mórrígan la donna che si bagna nel fiume Uinnius, il giorno di Samain. La dea ha lasciato i suoi abiti e il suo pugnale sulla sponda, a guardia dei quali sembra stare un uccellino. Il suo corpo è circondato da un'aureola fatta di intricati motivi celtici. Il fascino della dea è insieme sensualità e potere magico. Il Dagda Mór, che la spia dalla sponda, la abborderà dicendole: “Sei una strega!” E la dea gli risponderà ammaliante: “E tu sei stregato!” Questo dialogo, presente nel libro di FitzPatrick ma non nel testo del Cath Maige Tuired, indica, se mai ce ne fosse bisogno, la profonda coscienza dei simboli da parte dell'illustratore. Unendosi alla Mórrígan, il Dagda Mór otterrà la vittoria delle Túatha Dé Danann contro i Fomóire.

Il Dagda e la figlia di Indech

Proseguono le avventure erotiche del Dagda Mór. In un ambiente notturno, quieto e sereno, segnato dalla presenza in primo piano di un airone, egli si unisce alla figlia del re fomóire Indech, di cui in tal modo si assicurerà la fedeltà nella prossima battaglia.

Núada prima della battaglia

La mattina della grande battaglia, Núada Aircetlám si reca, solitario, ad ammirare il sorgere il sole. FitzPatrick permea la scena di uno spirito pagano: il sole, nelle sue intenzioni, è il padre divino a cui Núada si appella per il buon esito dello scontro da cui dipenderanno le sorti di Ériu.

Le Túatha Dé Danann pronte alla battaglia

Le Túatha Dé Danann si riuniscono in armi nella pianura di Mag Tuired, pronti per marciare verso la battaglia contro i Fomóire. Anche se il re ad interim delle Túatha Dé Danann durante il periodo della guerra fu Lúg, è Núada Aircetlám il personaggio che qui vediamo alla testa dei guerrieri danann, con accorte parole incitando i loro cuori al combattimento.

Duello tra Núada e Indech

Núada Aircetlám, re delle Túatha Dé Danann, in rosso ed oro, affronta con valore Indech mac Dé Domnann, il re dei Fomóire, i cui colori sono invece lividi e scuri. Anche la carnagione dei personaggi e persino il manto dei cavalli è in tinta con l'abbigliamento dei personaggi. Si noti tuttavia che, a dispetto dell'interpretazione di FitzPatrick, i testi mitologici non parlano di questo duello; narrano invece che Núada venne ucciso da Balor, e che Indech ed Ogma si uccisero a vicenda.

Balor scende in Mag Tuired

Il malvagio Balor si erge al di sopra del combattimento, assiso su un tappeto di teschi: sta per spazzare via le schiere danann con un solo sguardo del suo occhio malvagio, qui rappresentato da un'immensa sfera verdastra che sembra circondare l'intera figura del capo fomóire, in un viluppo di forme arborescenti e contorte. Sotto di lui, rocce scolpite a con motivi celtici.

Núada soccombe

L'occhio di Balor si libra sopra la figurina di Núada, l'inutile scudo levato a difesa. Il malefico potere è rappresentato con forme astratte, quasi un insieme di brandelli e spire di fumo. Per il re delle Túatha Dé Danann è ormai arrivata la fine.

Schizzo preparatorio: [IMMAGINE]►

Lúg cavalca verso la battaglia

Lúg Samildánach fa la sua entrata trionfale. Entra al galoppo nella piana insanguinata di Mag Tuired, per dar manforte alle Túatha Dé Danann nella battaglia contro i Fomóire. Nel pugno regge non una spada, ma una fionda.

 

Lúg di fronte a Balor

Balor sta per abbassare sulle schiere danann lo sguardo mortale del suo occhio, che qui ha assunto una lugubre tinta rosso-rosata. In primo piano, proteggendosi con lo scudo da quel potere malefico, che sembra materializzarsi nell'aria in una serie di spire unghiute e verdastre, Lúg sta facendo roteare la fionda col quale accecherà – e ucciderà – il suo temibile  nonno materno. Così la profezia si avvererà e Balor cadrà per mano del figlio di sua figlia.

Scontro tra Lúg e Bress

Il fulgido Lúg, circonfuso da bagliori di luce, cavalca all'attacco delle schiere fomóire. Il suo combattimento con Bress, che si concluderà con la vittoria delle Túatha Dé Danann, chiuderà la seconda battaglia di Mag Tuired.

Il tramonto degli dèi

I campioni delle Túatha Dé Danann hanno sconfitto i Fomóire e sono gli incontrastati signori di Ériu. Ma il loro potere durerà soltanto finché dal mare non giungeranno i nuovi invasori... i Clanna Míled. Sono forse le loro navi quelle che compaiono in lontananza?

Quest'ultima immagine, da noi aggiunta in coda alla serie, non appartiene in realtà al libro The Silver Arm.

Intersezione Sezioni: Alianora
Sezione Museo: Līlīth
Area Celtica: Óengus Óc
Annotazioni di Eleonora Dispetti.
Ringraziamo Jim FitzPatrick <www.jimfitzpatrick.ie> per averci permesso di creare queste gallerie con le sue opere.
Creazione pagina: 04.05.2004
Ultima modifica: 12.02.2014
 
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