Akseli Gallén-Kallela |
SUGGESTIONI
DALLA TERRA DI SUOMI |
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Ad Astra
I
capelli che s'irradiano come i raggi del
sole, sullo sfondo di una luna immensa, questa figura femminile si erge
oltre le nubi, nello spazio siderale,
fondendosi con esso. È un'immagine di
forte impianto mitologico, una sorta di
Ilmatar
cosmica (e non per nulla questo dipinto è
stato usato per illustrare alcune edizioni
del Kalevala,
anche se non sembra direttamente implicato
nel ciclo). Ha tuttavia, nello sguardo,
qualcosa di dolente: non soltanto la sua
posa è quella di un Cristo crocifisso, ma i
palmi delle sue mani sono
forati. |
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Ad Astra, 1907 o 1915?
Olio su tela. 76,5 × 85 cm.
Collezione privata |
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Fratricidio
In una scena tratta dai
Kanteletar,
e quindi assente nel Kalevala, la madre
accoglie il figlio dopo il delitto, la spada
inseguinata. |
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Velisurmaaja, 1897.
Tempera su tela, 56 × 66.
Ateneumin Taidemuseo,
Helsinki (Finlandia) |
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Nella
sauna
Uno scorcio intimo, all'interno di una
sauna familiare. Ben presente nelle pagine del
Kalevala,
la sauna non era soltanto il luogo
dove si riunivano le famiglie a lavarsi e
rilassarvi, ma vi si portavano i malati per
guarirli dalle malattie, le donne vi
partorivano, i corpi dei defunti vi venivano
vegliati. |
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Saunassa, 1915.
Olio su tela. 120 × 81 cm
Ateneumin Taidemuseo, Helsinki (Finlandia) |
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Paganesimo
e cristianesimo
Il piccolo fuoco in primo piano, con la
colonnina di fumo che taglia in due lo
scenario, il verde del prato e il giallo oro
del cielo lontano. Così come la croce, esile
e fragile, rizzata sullo sfondo, che fa
contrasto con lo sforzo dei piccoli uomini.
Un luogo di culto si impone, artificioso,
nella calma distante e selvaggia della
natura.
Il medesimo soggetto era comparso, l'anno
precedente, tra gli
affreschi del Padiglione Finlandese di
Parigi (1899) [QUI].
Museo: [Padiglione di Parigi
e Museo Nazionale Finnico]► |
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Pakanuus ja kristinusko, 1900. |
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Le figlie
delle onde
Le aallottaret, le «oceanidi»
finniche – pure soggetto di un poema
sinfonico di Sibelius – si crogiolano
tra onde che il sole fa rifulgere di un oro
quasi klimtiano. |
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Aallottaret, 1909.
Olio su tela. 116 × 146 cm.
Ateneumin Taidemuseo, Helsinki (Finlandia) |
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Le figlie
di Tapiola
Le figlie di Tapio,
il re dei boschi, caprioleggiano e danzano
nei boschi e nelle foreste di Suomi, lontane
da occhi umani. I colori sono vividi e
contrastati, e il rosso cigno – lo stesso
che vedremo nel dipinto successivo? – spezza
le tinte verdi e azzurre del dipinto con il
suo cruento mantello.
Un'altra ninfa dei boschi, in questo
schizzo: [QUI]. |
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Tapiolan neidot, 1895.
Tempera. 26 × 25 cm
Collezione privata |
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Sulle sponde
del
Tuonela
Le
anime dei defunti si accalcano sulla sponda
del Tuonela, il
fiume della morte. Alcuni sono vecchi, altri
nel fiore degli anni. Sono arrivati
indossando i propri abiti, reggendo gli
strumenti da lavoro. Ma dovranno lasciare
tutto prima di imbarcarsi: la ragazzina già
accenna timidamente a spogliarsi, seguendo
l'esempio dell'uomo che sta entrando nudo
nella barca bordata di teschi. Già
imbarcata, una donna nasconde il viso in un
pianto, e anche la donna sullo sfondo
accenna a un gesto di rimpianto. A sinistra,
un rosso uccello galleggia sulle acque nere.
Un'acquaforte (1904-1905) con un soggetto
tratto da questo dipinto, [QUI]. |
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Tuonelan joella, 1903.
Tempera su tela.
77 × 145,5.
Ateneumin Taidemuseo,
Helsinki (Finlandia) |
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