FONTI

CELTI
Irlandesi

MITI CELTICI
LEBOR GABÁLA ÉRENN
IL LIBRO DELLE INVASIONI D'IRLANDA
LEBOR GABÁLA ÉRENN
Lebor Gabála Érenn. Saggio
1. Dalla creazione del mondo...
2. Origine dei Gaeli
3. Muintir Cessrach
4. Muintir Parthóloin
5. Clanna Nemid
6. Fir Bolg
7. Túatha Dé Danann
8. Meic Míled
Avviso
LEBOR GABÁLA ÉRENN - Saggio
Bibliografia

Titolo

Medio irlandese:
Irlandese moderno:
  Lebor Gabála Érenn
Leabhar Gabhála Éireann
Traduzione «Libro dell'occupazione d'Irlanda»
Genere Cronaca pseudostorica
Lingua Medio irlandese (irlandese classico)
Epoca
Composizione:
Redazioni:
  ✍ Tra l'XI e il XII sec.
✍ Dal 1150 al 1631
Manoscritti
Baile Átha Cliath, Coláiste na Tríonóide / Trinity College
Baile Átha Cliath, Acadamh Ríoga na hÉireann / Royal Irish Academy
Baile Átha Cliath, Acadamh Ríoga na hÉireann / Royal Irish Academy
Baile Átha Cliath, Acadamh Ríoga na hÉireann / Royal Irish Academy
etc.
  Lebor Laignech, ms. H.2.18 olim1339
Lebor Baile an Móta, ms. 23.P.12 olim536
Lebor Mór Lecain, ms. 23.P.2 olim 1319
Lebor Ḟear Maí, ms. 23.E.29
 
LEBOR GABÁLA ÉRENN
IL LIBRO DELLE INVASIONI D'IRLANDA

IL LEBOR GABÁLA ÉRENN

Il Lebor Gabála Érenn, letteralmente, il «Libro dell'occupazione d'Irlanda», ma meglio conosciuto presso il pubblico italiano come «Libro delle invasioni» (dalla resa inglese Book of Invasions), è una narrazione in medio irlandese dell'origine del popolo dei Gaeli e del loro arrivo in Irlanda, a cui si aggiungono le vicende delle popolazioni preistoriche che li precedettero sul suolo dell'Isola di Smeraldo. Compilato in ambiente monastico a cavallo tra l'XI e il XII secolo, il Lebor Gabála è costruito secondo il modello storico-genealogico della biblica Bǝrēʾšîṯ, sul cui «elenco delle nazioni» viene innestata la genealogia dei Gaeli.

Il materiale di base è fornito dalle tradizioni mitologiche irlandesi, riportate con grande accuratezza e dovizia di particolari. Alcuni poemi d'argomento genealogico, opera di famosi bardi quali Eochaid úa Fláinn (936-1004), Flánn Mainistrech († 1056) e Gilla Coemáin (XI sec.), sono citati direttamente nel testo, a testimonianza della correttezza della narrazione e della sua aderenza al sapere tradizionale. Ma pur trattando argomenti mitologici locali, i compilatori mostrano di avere ben presenti i padri della chiesa, soprattutto Sant'Agostino, Orosio, Eusebio e Isidoro di Siviglia, che usano più volte come modelli attraverso le asperità di una narrazione che per sua natura poco si adattava all'impianto classico. Ne risulta un testo composito, in cui il dato erudito attenua l'immediatezza del racconto mitologico; questo finisce per trasparire quasi di controluce, distorto da una forte interpretazione evemeristica e dal necessario adattamento al dato biblico. Detto questo, il Lebor Gabála rimane uno dei testi fondamentali per la nostra conoscenza della mitologia celtica insulare.

La vicenda

Il Lebor Gabála Érenn prende l'avvio dalla creazione del mondo, trattando gli avvenimenti principali dalla caduta dell'uomo al diluvio universale. La fonte è ovviamente la Bǝrēʾšîṯ, a cui tuttavia si aggiungono dettagli tratti da altre fonti giudeo-cristiane. Dalla discendenza di Yāẹṯ figlio di Nōḥ viene fatto discendere il popolo dei Gaeli, il cui capostipite è Fénius Farsaid, uno dei costruttori della torre di Nimrôḏ. Il suo pronipote Gaedal Glas, da cui i Gaeli trarranno il loro nome, crea la lingua gaelica – la più perfetta delle lingue – attingendo alle settantadue lingue createsi ai piedi della torre. Quindi il testo narra delle vicissitudini dei Gaeli nel corso di un lungo peregrinare durato molte generazioni, che richiama in molti punti sia il racconto dell'Esodo che l'Odissea di Omero. Dall'Egitto in Scizia, dalla Scizia in Iberia, dove i Gaeli si stabiliscono sotto il comando di Míl Espáine. Saranno poi i figli di costui, i Meic Míled, a partire alla conquista dell'Irlanda.

A questo punto il Libro delle invasioni sospende il racconto dei Meic Míled per narrare dei vari popoli che, nel corso di precedenti migrazioni, avevano popolato l'Irlanda per poi scomparire o essere sopraffatti dalle invasioni seguenti. Si narra diffusamente delle genti di Cessair, dei Muintir Partholóin, delle Clanna Nemid, dei Fir Bólg e delle Túatha Dé Dánann. Sono appunto le Túatha Dé Dánann a dominare Ériu quando i Milesi vi giungono.

Chiusa questa lunga parentesi, il testo riprende la narrazione là dove era stata interrotta. I Milesi sbarcano in Irlanda dapprima in pace, poi, con la forza delle armi, strappandola alle Túatha Dé Dánann. La presa di possesso dell'Irlanda da parte dei Milesi è sanzionata dai due canti di Amairgin, forse in assoluto le più antiche composizioni letterarie in lingua gaelica, tramandati dal Lebor Gabála [leggi]►. Padroni del campo, i Milesi stabiliscono il loro dominio sull'Irlanda ed i loro due capi, Éber ed Éremón dividono l'isola tra loro. Qui si chiude il Lebor Gabála.

Il testo

Il Lebor Gabála Érenn godette di immensa popolarità presso gli storici e gli eruditi irlandesi, come testimoniano le molte copie, revisioni e rielaborazioni che del testo vennero fatte nel corso dei secoli. Il risultato è che una dozzina circa di manoscritti datati tra il XII e il XVIII secolo ci hanno trasmesso cinque redazioni diverse del testo. La redazione principale, probabilmente la più antica, è quella del Lebor Laignech. Nel Lebor Mór Lecain sono riportate ben due redazioni differenti. Altre importanti versioni sono conservate nel Lebor Baile an Móta e nel Lebor Ḟear Maí.

Tutta la storiografia irlandese attinse a piene mani al Lebor Gabála, le cui narrazioni venivano accettate come letteralmente vere ancora nel XVII secolo. Seathrún Céitinn (Geoffrey Keating, ±1569-1646>) riprende gran parte del contenuto del libro nei suoi monumentali Foras feasa ar Éirinn; come anche fece Míchél Ó Cléirigh (±1590-1643), autore di un'ultima redazione del testo (✍ 1631), il cui materiale utilizzò in seguito per i suoi Annála Ríoghdhachta Éireann.

Il Lebor Gabála fu tradotto per la prima volta in francese nel 1884. La prima completa traduzione inglese fu fatta da R.A. Stewart Macalister tra il 1937 e il 1942. Nel suo studio, Macalister ipotizzava che il testo fosse formato dalla convergenza di due lavori distinti: una «Storia dei Gaeli» scritta sulla falsariga della Bǝrēʾšîṯ, da cui sarebbe provenuta tutta la parte relativa alla genealogia dei Gaeli ed alle loro peregrinazioni prima di arrivare in Iberia e dall'Iberia in Irlanda, e un testo originariamente indipendente sugli insediamenti pre-celtici d'Irlanda che era stato inserito nel mezzo del primo, interrompendo la narrazione in un punto cruciale. Secondo Macalister il testo pseudo-biblico sarebbe stato un lavoro latino di ambiente monastico intitolato Liber Occupationis Hiberniae, da cui si spiegherebbe perché il titolo medio-irlandese Lebor Gabála Érenn (letteralmente «Libro della conquista d'Irlanda») faccia riferimento a una sola invasione mentre il testo ne riporta almeno una mezza dozzina.

Naturalmente la storia del testo è assai più complessa e variegata. In tempi più recenti, lo studio critico dei vari manoscritti ha mostrato che alla base delle varie redazioni vi sono non meno di quattro testi indipendenti che vennero usati come fonti dai compilatori delle versioni più antiche del Lebor Gabála.

Redazioni e manoscritti

La classificazione delle varie redazioni del Lebor Gabála Érenn, secondo Mark Scowcroft, è la seguente:

  • Redazione R1 - Contenuta nei manoscritti L ed F.
  • Redazione R2 - Contenuta nei manoscritti E, R, V, Λ, P D e A.
  • Redazione R3 - Arrangiamento in buona parte artificiale, di altri manoscritti, tra cui M, B e β.
  • Redazione Rμ - Da Míniuguḋ: Vicina alla R1, presenta delle parti di elementi tratti da R2.

  • Redazione Rk - Derivata da R2 (ma anche da M), è la tarda versione di Micheál Ó Cléireigh, che servì da base per i suoi Annála Ríoghdhachta Éireann.

Vi sono differenti classificazioni dei vari manoscritti. Questa che riportiamo è quella di R.A. Macalister. Tra parentesi si indica quella di Mark Scowcroft.

Redazione R1

  • L (LL) - Trinity College Dublino - Ms. H 2.18 (N. 1339), Lebor Laignech, ff. 1-26 (✍ 1150)
  • F1 (F) - Royal Irish Academy - Ms. 23 E 29, Lebor Ḟear Maí, ff. 1-8 (✍ XV-XVI sec.)
  • F2 (F) - Royal Irish Academy - Ms. Stowe D 3.1 (N. 671), ff. 9-22 (✍ seconda metà del XIV sec.)

Redazione R2

  • A (A) - Royal Irish Academy - Ms. Stowe A 3.4 (✍ XVII sec.)
  • D (D) - Royal Irish Academy - Ms. Stowe D 4.3 (N. 1224) (✍ XVI sec.)
  • E (E) - Trinity College Dublino - Ms. E 3.5 (N. 1443), ff. 1-26 (✍ prima metà del XV sec.)
  • Λ (L) - Royal Irish Academy - Ms. 23 P 2 (N. 1319), Lebor Mór Lecain, ff 1-16 (✍ 1418)
  • P (P) - National Library Dublino - Ms. Phillipps 10266 (G 10), ff. 1-2 (✍ XVI sec.)
  • R (R) - Bodleian Library Oxford - Ms. Rawlinson B 512, ff. 75β-90 (✍ fine XV - inizio XVI sec.)
  • V1 (Y) - Royal Irish Academy - Ms. Stowe D 5.1 (N. 537) (✍ XIV-XV sec.)
  • V2 (Y) - Royal Irish Academy - Ms. Stowe D 4.1 (N. 538) (✍ XIV-XV sec.)
  • V3 (Y) - Royal Irish Academy - Ms. Stowe D 1.3 (N. 539) (✍ XIV-XV sec.)

Redazione R3

  • B (BB) - Royal Irish Academy - Ms. 23 P 12 (N. 536), Lebor Baile an Móta, ff. 8-34α (✍ 1384-1406)
  • β (β) - Trinity College Dublino - Ms. H 2.4 (✍ 1728)
  • β1 (β1) - Trinity College Dublino - Ms. H 1.15, ff. 29-106 (✍ 1745)
  • β2 (β2) - Royal Irish Academy - Ms. Stowe D 3.2
  • H - Trinity College Dublino - Ms. H 2.15 N° 1
  • M (L) - Royal Irish Academy - Ms. 23 P 2 (N. 535), Lebor Mór Lecain, ff. 264-311 (✍ 1418)

Redazione Rμ
Míniuguḋ

  • μΛ (L) - Royal Irish Academy - Ms. 23 P 2  (N. 535), Lebor Mór Lecain, ff. 16 - 21 (✍ 1418)
  • μR (R) - Bodleian Library Oxford - Ms. Rawlinson B 512, ff. 90-97 (✍ XIV-XV sec.)
  • μV (Y) - Royal Irish Academy - Ms. Stowe D I.3 (N. 539) (✍ XIV-XV sec.)

Redazione Rk

  • K (K) - Royal Irish Academy - Ms. 23 K 32 (Academy 33.4) (✍ 1631)

Bibliografia

  • CATALDI Melita, Antiche storie e fiabe irlandesi. Einaudi, Torino 1985.
  • COMYN David ~ DINEEN Patrick S. [cura e trad.]: CÉITINN Seathrún (KEATING Geoffrey), The History of Ireland. Londra 1902-1908.
  • MACALISTER R.A. Stewart [trad.], Lebor Gabála Érenn. The Book of the Taking of Ireland, Part I. Irish Texts Society, Vol. XXXIV. Londra 1938 [1993].
  • MACALISTER R.A. Stewart [trad.], Lebor Gabála Érenn. The Book of the Taking of Ireland, Part II. Irish Texts Society, Vol. XXXV. Londra 1936 [1993].
  • MACALISTER R.A. Stewart [trad.], Lebor Gabála Érenn. The Book of the Taking of Ireland, Part III. Irish Texts Society, Vol. XXXIX. Londra 1940 [1993].
  • MacCULLOCH John A., The Religion of Ancient Celts. Edimburgo 1911. → ID., La religione degli antichi Celti. Vicenza 1998.
BIBLIOGRAFIA
Intersezione: Sezioni - Alianora.
Sezione: Fonti - Nabū-kudurri-uṣur.
Area: Celtica - Óengus Óc.
Ricerche e testi di Dario Giansanti.
Creazione pagina: 15.11.2003
Ultima modifica: 28.10.2015
 
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