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GERMANI
Scandinavi

MITI GERMANICI
Bilskírnir
BILSKÍRNIR
Il palazzo di Þórr, in Þrúðvangar. Con le sue cinquecento e quaranta porte, è il più grande edificio mai costruito.

* * *

 
MITOLOGIA
MITI
  • È il palazzo di Þórr, sito in Þrúðvangar.
  • Con le sue cinquecentoquaranta [seicentoquaranta] porte, è il più grande edificio che gli uomini conoscano.
  • Sembra abbia molte arcate.
FILOLOGIA
ORTOGRAFIA

  ORTOGRAFIA
NORMALIZZATA
LEZIONE DEI
MANOSCRITTI

MSS.

Norreno Bilskírnir Bılſcırnı[r]
Bılſkırnır
Bılſkırner
[R | T]
[Rs | U]
[W]

ETIMOLOGIA

Bilskirnir vuol dire «lampo di luce».

  1. bil- | Radice del sostantivo neutro bil, «istante, momento, battito di ciglia», spesso utilizzato come primo elemento di composti poetici.
     
  2. -skirnir | Il sostantivo maschile skírnir vuol dire «bagliore, lucentezza», da un verbo skírna «schiarire». In epoca cristiana, il femminile skírn è venuto ad essere «battesimo». Skírnir, «bagliore», è anche il nome del messaggero di Freyr.
LETTERATURA

Del palazzo chiamato Bilskírnir, il Grímnismál afferma sia un enorme edificio fornito di un numero spropositato di stanze. A parlare è Óðinn, dissimulato sotto il falso nome di Grímnir, il quale afferma che il palazzo appartenga a suo figlio:

Fimm hundruð gólfa
ok um fjórom tøgom,
svá hýgg ek Bilskirnni með bugom;
ranna þeira
er ek rept vita
míns veit ek mest magar.
Cinquecento stanze
e ancora quaranta
credo vi siano in Bilskírnir, ricca d'archi;
di tutti gli edifici
che io sappia abbiano un tetto,
so che il più grande è di mio figlio.
Ljóða Edda > Grímnismál [24]

Ora, la parola húndruð in norreno indicava originariamente il «centinaio» di dodici decine e solo in epoca tarda venne usata per indicare il «centinaio» di dieci decine. Dunque, se qui si intende l'húndruð uguale a centoventi, le stanze di Bilskírnir non sono cinquecentoquaranta ma seicentoquaranta. Comunque vadano i conti, la strofa Grímnismál [24] serve unicamente a creare un parallelismo con la precedente, Grímnismál [23], dove il salone di Valhǫll viene parimenti caratterizzato da tante porte quante sono le stanze di Bilskírnir. Il palazzo, infine, sembra essere ricco di «arcate», o comunque progettato con linee ricurve, se si interpreta correttamente l'inciso með bugom, dove quest'ultima parola indica qualunque tipo di concavità o sinuosità.

A quale dei suoi molti figli Óðinn si riferisca, il Grímnismál non lo dice. È il solito Snorri, ancora una volta, a venire in nostro soccorso chiarendo quanto il poema eddico aveva lasciato in sospeso. Il possessore di Bilskírnir è Þórr.

Hann á þar ríki er Þrúðvangar heita, en hǫll hans heitir Bilskirnir. Í þeim sal eru fimm hundrað gólfa ok fjórir tigir, þat er hús mest svá at menn hafa gert. Suo [di Þórr] è quel regno chiamato Þrúðvangar, e la sua hǫll si chiama Bilskírnir. In quella sala ci sono cinquecento e quaranta stanze. È la casa più grande che uomo conosca.
Snorri Sturluson: Prose Edda > Gylfaginning [21]

E cita quindi la strofa summenzionata del Grímnismál.

Infine, nell'elenco delle kenningar per Þórr, Snorri lo definisce tra l'altro «padrone di Bilskírnir» [eigandi Bilskírnir].

Hvernig skal kenna Þór? Svá at kalla hann [...] stýrandi ok eigandi Mjǫllnis ok megingjarða, Bilskírnir... Quali sono le kenningar per Þórr? Lo si può chiamare [...] portatore e padrone di Mjǫllnir, della cintura di potere e di Bilskírnir...
Snorri Sturluson: Prose Edda > Skáldskaparmál [11]
FONTI

Ljóða Edda > Grímnismál [24] = Gylfaginning {31}
Snorri Sturluson: Prose Edda > Gylfaginning [21 {31}]
Snorri Sturluson: Prose Edda > Skáldskaparmál [11]

BIBLIOGRAFIA
RIFERIMENTI
IMMAGINI
       
Bilskírnir
© Óðindís
       
PAGINE
L'Ásgarðr - E le dimore del cielo

Creazione pagina: 01.01.2009
Ultima modifica: 01.06.2013

 
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