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Scogliera a Inis Meain |
Così dovettero apparire le coste di Ériu ai suoi primi visitatori.
E voi, che nome dareste a questa terra? |
1 -
I MOLTI NOMI DI ÉRIU
riu, l'Isola di Smeraldo, ha avuto, nel
corso della sua storia, un gran numero di nomi.
Il primo nome fu Inis na
Fidbad, «Isola dei Boschi», e le fu dato da
Adna
mac Bitha, discendente di Nin mac Béil,
perché, quand'egli vi giunse, trovò
l'isola coperta da un solo immenso bosco, fatta
eccezione per la spoglia pianura di Mág
nElta. Per tre volte, invero, Ériu si
coprì di boschi, e per tre volte si
spogliò del tutto.
Il secondo nome fu Críoch na
Fuinedach, la «Terra dei limiti remoti», perché Ériu
si stagliava davanti all'oceano, agli estremi confini del
mondo.
Il terzo nome fu Inis
Elga, «Isola Nobile». Così Ériu venne
chiamata al tempo dei Fir
Bólg e durante il dominio delle Túatha
Dé Dánann.
Il nome successivo fu Inis Fáil, «Isola di Fál»,
e furono le Túatha
Dé Dánann a dare ad
Ériu questo nome. Esso derivava dalla
Lía Fáil, il Saxum
fatale, la pietra che lanciava un grido quando
la calpestava il legittimo re supremo di
Ériu. Ma tale pietra non gridò più dal tempo di
Conchobar
mac Nessa,
perché i falsi idoli del mondo vennero messi
a tacere quando nacque Cristo.
Come dice il poeta:
Dalla pietra che è sotto i miei due calcagni,
è stata chiamata Inis Fáil;
tra le sponde del possente oceano,
Mag Fáil su tutta Ériu. |
Ériu,
Banba e
Fódla
furono i tre nomi che le diedero le
Clanna Míled,
in onore delle regine delle Túatha
Dé Dánann. Si chiamavano
infatti Ériu,
Banba
e Fódla
le spose dei tre re supremi che a quel tempo si
dividevano la sovranità sull'isola, regnando
ciascuno, a turno, per un anno. Poiché era
lo sposo di Ériu
a regnare l'anno in cui giunsero le
Clanna Míled,
fu il nome di Ériu ad imporsi
sopra gli altri due. (Altri dicono tuttavia che
questo nome provenisse da Aeria, l'antico
nome con cui era conosciuta l'isola oggi chiamata
Creta o Candia, poiché fu in quella terra
che le genti di
Gaedal
Glas si fermarono per qualche tempo dopo essere
fuggite dall'Egitto.)
I due nomi successivi di Ériu furono
Inis Ceoí e Muic Inis, cioè «Isola delle
nebbie» ed «Isola dei porci». Questi nomi le diedero
parimenti le
Clanna Míled
quando, nel loro tentativo di sbarcare in
Ériu, videro un'isola nebbiosa con la forma di un dorso
di porco, a causa degli incantesimi che i druidi delle Túatha
Dé Dánann avevano lanciato
loro nel tentativo di impedirgli l'approdo.
I greci la chiamarono Ōgygía, come testimonia
Ploútarchos. E invero questo nome vuol dire
insula
perantiqua, l'«isola più antica», titolo assai appropriato visto che Ériu fu abitata fin dai tempi del
diluvio
universale.
I romani la chiamarono Hibernia, nome che nelle
fonti classiche si presenta in diverse lezioni (è Ivernia in
Ptolemaîos,
Iverna
in Solinus, Vernia
in Eustáthios, Ierna in Claudianus), anche se nessuno
degli antichi autori comprese mai l'origine e il significato
di questo nome. Cormac mac Culennáin afferma, ma il suo
etimo ha scarso fondamento, che provenisse da una radice
greca dal significato di «isola occidentale». Altri dicono
che l'isola ebbe tale nome in quanto i Gaeli discendevano
dalle
Clanna Míled,
i quali erano giunto dall'Iberia.
Inis Naom, «Isola dei Santi», fu detta Ériu dopo l'arrivo di
Pátraic
e la sua conversione. E invero non
esistette altro luogo, oltre ad Ériu, in cui la
fede in Críost fosse sentita in maniera più
profonda e più dolce.
Durante il medioevo fu detta Scotia, dal nome di
Scota, figlia del
faraone Nectonibus e antenata dei
Clanna Míled, e
Scoti furono
parimenti detti i suoi abitanti.
Irland
«terra degli Iri», dal nome di Ír,
il primo delle
Clanna Míled
a morire ed essere sepolto in Ériu, fu la
denominazione germanica che i Lochlannaig (i vichinghi) diffusero
alla fine dell'VIII secolo. Con questo nome
Ériu in seguito fu conosciuta dai Sasanaig (gli
inglesi), che
la occuparono e la tennero a lungo e duramente.
Oggi, dopo aver a lungo sofferto e lottato,
e dopo aver conquistato infine la sua indipendenza, l'isola
è tornata a riprendere il suo antico nome: Poblacht na
hÉireann, «Repubblica
d'Irlanda». Ed Ériu la
chiameremo anche noi. |