LETTURATURA
Járnviðr, la foresta dagli alberi
di ferro è introdotta in un passo della
Vǫluspá,
dove leggiamo:
Austr sat en aldna
í Járnviði
ok fæddi þar
Fenris kindir;
verðr af þeim ǫllum
einna nǫkkurr
tungls tjúgari
í trolls hami. |
La vecchia siede ad oriente
in
Járnviðr
e laggiù nutre
la stirpe di
Fenrir.
Di tutti quelli
uno solo si fa
divoratore della luna
in forma di troll. |
Ljóða Edda
>
Vǫluspá [40] |
In tale passo non si parla delle sue abitanti, a parte la
«vecchia» [aldna]
che in quel luogo alleverebbe la stirpe dei lupi. È Snorri a riprendere il
passo, aggiungendovi alcune minime delucidazioni:
Gýgr ein býr fyrir
austan Miðgarð í þeim skógi er
Járnviðr heitir. Í þeim skógi
byggja þær trǫllkonur er
Járnviðjur heita. In gamla gýgr
fǿðir at sonum marga jǫtna ok alla
í vargs líkjum, ok þaðan af eru
komnir þessir úlfar. Ok svá er
sagt at af ættinni verðr sá einn
mátkastr er kallaðr er Mánagarmr.
Hann fyllisk með fjǫrvi allra þeira
manna er deyja, ok hann gleypir
tungl ok støkkvir blóði himin ok
lopt ǫll. |
Una strega abita a est di
Miðgarðr, nella foresta che si chiama
Járnviðr. In quella foresta abitano le
femmine troll che si chiamano
Járnviðjur. La vecchia strega
partorisce molti giganti, tutti in forma di lupo, e da qui sono giunti questi
lupi. Si dice che da questa stirpe ne giungerà uno più forte di tutti, detto
Mánagarmr. Si nutrirà della carne di tutti gli uomini che muoiono,
inghiottirà la luna, imbratterà di sangue il cielo e tutta l'aria. |
Snorri
Sturluson:
Prose Edda
>
Gylfaginning
[12] |
Laddove la
Vǫluspá
parlava soltanto di una «vecchia», Snorri
descrive in realtà una creatura assai più inquietante, una
gamla gýgr, dove l'ultima parola sta per
«orchessa, gigantessa, strega». Essa alleva, nutre, allatta o addirittura
partorisce la stirpe dei lupi (il verbo
fǿða può avere tutti questi significati). È possibile che essa vada
identificata con Angrboða, madre di
Fenrir. Il fatto che, nel poema eddico, i lupi siano definiti «stirpe di
Fenrir» [Fenris kindir] va probabilmente inteso in forma metaforica;
vi è tuttavia la possibilità che
Fenrir sia effettivamente il padre dei lupi, così come la
gamla gýgr potrebbe esserne la madre.
D'altra parte, in Snorri, la
gamla gýgr sembra essere un personaggio distinto dalle
Járnviðjur, le abitanti del bosco
degli alberi di ferro, le quali sono descritte come
«femmine troll» [trǫllkonur].
Le
Járnviðjur sono elencate in una
þula appositamente riferita ai «nomi
delle femmine troll» [Trǫllkvenna heiti].
Vi compaiono in realtà molti nomi di gigantesse, a indicare che si tratta di
categorie ampiamente sovrapponibili e intercambiabili.
Skal ek trǫllkvinna
telja heiti:
Gríðr ok Gnissa
Grýla Brýja
Glumra Geitla
Gríma ok Bakrauf
Guma Gestilja
Grottintanna. |
Delle femmine troll
dirò i nomi:
Gríðr e Gnissa,
Grýla, Brýja,
Glumra, Geitla,
Gríma e Bakrauf,
Guma, Gestilja,
Grottintanna. |
Gjálp Hyrrokkin
Hengikepta
Gneip ok Gnepja
Geysa Hála
Hǫrn ok Hrúga
Harðgreip Forað
Hrygða Hveðra
ok Hǫlgabrúðr. |
Gjálp, Hyrrokkin,
Hengikepta,
Gneip e Gnepja,
Geysa, Hála,
Hǫrn e Hrúga,
Harðgreip, Forað,
Hrygða, Hveðra,
e Hǫlgabrúðr. |
Hrímgerðr Hæra
Herkja Fála
Imð Járnsaxa
Íma Fjǫlvǫr
Mǫrn Íviðja
Ámgerðr Simul
Sívǫr Skríkja
Sveipinfalda. |
Hrímgerðr, Hæra,
Herkja, Fála,
Imð, Járnsaxa,
Íma, Fjǫlvǫr,
Mǫrn, Íviðja,
Ámgerðr, Simul,
Sívǫr, Skríkja,
Sveipinfalda. |
Ǫflugbarða
ok Járnglumra
Ímgerðr Áma
ok Járnviðja,
Margerðr Atla
Eisurfála
Leikn Munnharpa
ok Munnriða. |
Ǫflugbarða,
e Járnglumra,
Ímgerðr, Áma
e Járnviðja,
Margerðr, Atla,
Eisurfála,
Leikn, Munnharpa
e Munnriða. |
Leirvǫr Ljóta
ok Loðinfingra
Kráka Varðrún
ok Kjallandi
Vígglǫð Þurbǫrð.
Viljum nefna
Rýgi síðarst
ok Rifingǫflu. |
Leirvǫr, Ljóta
e Loðinfingra,
Kráka, Varðrún
e Kjallandi,
Vígglǫð, Þurbǫrð.
E diremo in ultimo
i nomi Rýgi
e Rifingǫflu. |
Þulur
> Trǫllkvenna heiti
[1-5] |
Pochissimi dei nomi qui elencati hanno un riscontro in altri
miti. Alcuni, come abbiamo detto, appartengono a delle gigantesse, ed è il caso
di Hyrrokkin e Gjálp (Gneip
è forse Greip?). Alcuni nomi, caratterizzati dalla
radice járn- «ferro», sembrano più vicini a
una ipotetica categoria delle Járnviðjur. È il caso innanzitutto
di Járnviðja, che ne è il singolare («abitatrice di
Járnviðr» tout-court). Vi sono poi Járnglumra
e Járnsaxa, l'ultima delle quali è una delle spose di
Þórr.
Si noti che nell'Háleygjatal,
«Catalogo degli Háleygjar»,
di Eyvindr skáldaspillir (fine X sec.), Járnviðja è un
epiteto di Skaði.
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