FILOLOGIA |
ORTOGRAFIA
|
ORTOGRAFIA
NORMALIZZATA |
LEZIONE DEI
MANOSCRITTI |
FONTI |
Norreno |
Þrúþgelmir
→ norm. Þrúðgelmir |
Þrudgelmir |
Ljóða Edda |
|
ETIMOLOGIA Þrúðgelmir, toponimo.
«[Colui che] grida con forza» (?)
- Þrúð- | Norreno, radice del sostantivo þrúðr «potere, forza»;
il termine sembra corradicale con il sostantivo þróttr «forza, possenza, valore». Ci vengono in aiuto alcuni termini gotici utilizzati da
Ulfila nella sua traduzione della Bibbia: ad esempio, egli rende con þroþjan
il greco gymnazō «esercitare, ammaestrare, affaticare» e con
us-þroþeins il greco gymnasía «esercizio, lotta». Al riguardo, si può
anche citare il verbo norreno þreyta «affaticare, rendere esausti». Il termine viene utilizzato in
composti che si riferiscono al contesto di
Þórr;
ad esempio il regno di Þrúðheimr e la
dimora di Þrúðvangar ①. Anche la figlia di
Þórr ha nome Þrúðr, ma questo termine in norreno significa «strega» o
«cattiva donna»; cfr. tedesco Drude, un tipo di strega associata ai
sogni. Si può anche pensare a una sorta di spirito succubo che «cavalca» i
dormienti affaticandoli e sfiancandoli.
-
-gelmir | Questa desinenza, tipica di alcuni nomi dei giganti (cfr.
Bergelmir,
Aurgelmir), è foneticamente connessa al verbo gjalla «rumoreggiare,
urlare, strepitare, risuonare». Cfr. anglosassone giellan, inglese to
yell; danese gjalde, svedese gälla. Come sostantivo,
gjallr è lo strepito delle armi, il clangore degli scudi, il risuonare dei
corni. Ritroviamo la medesima desinenza anche in
Hvergelmir, la «caldaia ruggente» del mito cosmogonico, o nel
Gjallarhorn, il corno risonante posseduto da
Heimdallr.
Il nome Þrúðgelmir può essere tradotto con «sforzo urlante»,
anche se non è facile comprendere il senso di una simile parola.
Un'interpretazione più ragionevole potrebbe essere
«[Colui che] grida con forza».
|
LETTERATURA Þrúðgelmir
compare unicamente nel
Vafþrúðnismál,
in una genealogia di giganti primordiali che lo pone quale
figlio di
Aurgelmir
e
padre di Bergelmir.
Örófi vetra
áðr væri jǫrð skǫpuð,
þá var Bergelmir borinn,
Þrúðgelmir
var þess faðir,
en Aurgelmir afi. |
Innumerevoli inverni,
prima che fosse la terra creata,
allora venne
Bergelmir alla luce,
Þrúðgelmir
gli fu padre
e
Aurgelmir nonno. |
Ljóða Edda
>
Vafþrúðnismál
[29] |
Praticamente non sappiamo null'altro su questo personaggio, a
parte le generiche deduzioni che possono essere tratte dalla
pura etimologia del nome. Alcuni esegeti, affidandosi
all'equazione che Snorri opera tra Ymir
e
Aurgelmir
(Gylfaginning [5]),
hanno veduto Þrúðgelmir nel gigante
a sei teste generato da Ymir in un passo della
Prose Edda:
On svá er sagt at
þá er hann svaf fekk hann sveita.
Þá óx undir vinstri hendi honum
maðr ok kona, ok annarr fótr hans
gat son við ǫðrum. En þaðan af
kómu ættir, þat eru hrímþursar.
|
Così si racconta, che mentre [Ymir]
dormiva si mise a sudare. Sotto
la sua mano sinistra crebbero un
uomo e una donna, e un piede
concepì un figlio con l'altro e
da qui discesero le stirpi che
divennero i giganti di brina. |
Snorri Sturluson:
Prose Edda >
Gylfaginning [5] |
Si tratta soltanto di un'ipotesi. Non è certo
che Ymir e
Aurgelmir
possano essere identificati tra loro e, tantomento, che Þrúðgelmir
fosse il figlio nato dall'accoppiamento dei due piedi di Ymir.
Può darsi che Snorri lo ritenesse probabile, visto che fa
derivare dal figlio esacefalo di Ymir
la stirpe dei giganti di brina, ma in tal caso, perché non
lo nomina? Inoltre, il passo che in
Vafþrúðnismál
[31] fa discendere la
stirpe dei giganti da
Aurgelmir,
perduto nei manoscritti originali, viene proposto unicamente
da Snorri, suggerendo l'ipotesi che quest'ultimo abbia
interpretato il proprio materiale.
Þrúðgelmir è citato nelle
þulur tra i nomi dei giganti [jǫtna heiti]. |
FONTI
|
BIBLIOGRAFIA
► |
|