Peter Nicolai
Arbo |
SOGGETTI
MITOLOGICI |
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Valkyrja
Brandendo lancia e
scudo, capelli al vento e piedi nudi, la
vergine guerriera si erge in groppa ad un
cavallo nero, dall'aspetto feroce. Il cielo
squarciato da una luce dorata ha qualcosa di
estraniante: i corvi, messaggeri di
Óðinn,
preludono già alla prossima battaglia.
Mentre le valkyrjur sceglieranno i caduti
degni di salire alle aule di
Valhǫll,
gli uccelli scenderanno a banchettare. |
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Valkyrien, ✍ 1864 o 1965.
Olio su tela, 263 x 203 cm.
Nationalmuseuum, Stoccolma (Svezia). |
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Valkyrja
Pochi anni dopo, Arbo
produce questa variazione del precedente
dipinto. I colori sono più limpidi e
luminosi. La posizione dei personaggi è
quasi identica, ma lo sguardo della
valkyrja è più intenso, quasi sgranato, e
il feroce muso del cavallo è più contenuto.
I corvi che accompagnano le valchirie nel
loro volo non sono più tre ma due: forse un
riferimento diretto ai corvi di
Óðinn. |
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Valkyrien, ✍ 1869.
Olio su tela.
Nasjonalgalleriet, Oslo (Norvegia). |
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Nótt
Nótt
scende portando l'oscurità, in groppa al
cavallo
Hrímfaxi.
Il bimbo è probabilmente il piccolo
Dagr. È
il primo di una serie di due dipinti
dedicati alle divinità eddiche del giorno e
della notte. |
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Natten, ✍ 1887.
Olio su tela. |
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Dagr
Dagr
vola portando in cielo la luce del giorno,
in groppa al cavallo
Skinfaxi.
Il secondo dei due dipinti dedicati alle
divinità eddiche del giorno e della notte.
Tutto è naturalmente giocato sul contrasto
dei colori dello sfondo, degli abiti, del
manto del cavallo, che sono ovviamente scuri
nel primo dipinto e accesi e brillanti nel
secondo. |
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Dagen.
Olio su tela. |
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La caccia selvaggia
Davvero furibonda quest'orda che cavalca
nella tempesta. Alle anime dei guerrieri si
uniscono le valkyrjur, i cui corpi chiari
spiccano nel tumultuare degli spettri. Il
cavaliere barbuto che li incitano potrebbe
essere
Óðinn.
Ma è sicuramente
Þórr
l'individuo che spicca di lontano, ritto sul
suo carro, che alto brandisce il martello. |
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Asgårdsreien,
✍ 1872.
Olio su tela.
Nasjonalgalleriet, Oslo (Norvegia). |
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Liden Gunvor e l'uomo del mare
Delicato incrocio di sguardi, in quest'incontro fatale sul confine fra due
mondi, tra la fanciulla scesa sulla riva col suo cesto dei panni e l'havmand,
l'affascinante uomo marino emerso dalle profondità degli abissi. Il dipinto è
ispirato a una toccante ballata scandinava, il cui archetipo può essere visto in
Agnete og Havmanden. |
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Liden Gunvor og Havmanden, ✍ 1874-1880.
Olio su tela. |
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