La morte di Baldr
Baldr è a terra, trafitto
dall'improvvisata lancia, e il suo cieco fratello
Hǫðr tiene ancora il braccio proteso,
ignaro del delitto che ha involontariamente commesso. Tutti gli Æsir
stanno muti e immobili: non si sono ancora resi conto di cosa sia
accaduto. Al centro, la lancia impugnata come uno scettro, sta
Óðinn. A destra,
Þórr si riconosce dal martello e dalla
barba rossa. All'estrema destra, Iðunn
e Bragi si riconoscono dalle mele e
dall'arpa abbandonate al suolo.
Iðunn sta per scoppiare in pianto: è la sola che sembra essersi resa conto
del misfatto. Alle spalle di Hǫðr, Loki
è ilsolo che sta ridendo, come di fronte a
uno scherzo platealmente riuscito. Sullo sfondo, le tre Nornir
assistono all'ombra del frassino
Yggdrasill. Il cielo è cupo ma,
all'orizzonte, una schiarita getta sullo scenario una luce drammatica.
Nonostante l'ambientazione scandinava, lo stile è
neoclassico. Óðinn rassomiglia a
uno Zeús, e gli
Æsir non sembrano molto
distanti, nei tratti e nei costumi, da un gruppo di villani ritratti nel corso
di un
viaggio sentimentale nelle campagne romane. |