ETIMOLOGIA Iðavǫllr, toponimo.
Significato non è affatto chiaro, per la difficoltà di interpretazione del primo termine
ið-.
- Iða- | Forse dal sostantivo neutro ið «movimento incessante» (cfr.
il verbo
iða «muoversi incessantemente»). Oppure, dal sostantivo iða «vortice»
- -vǫllr | Sostantivo maschile vǫllr «campo».
Diverse interpretazioni sono state proposte per spiegare il toponimo Iðavǫllr.
In letteratura viene in genere inteso come «campo della creazione», o «campo
dell'attività incessante». L'interpretazione «campo del vortice» si giustifica
con l'ipotesi astronomica che il campo di Iðavǫllr
sia proiettato nel polo celeste, luogo intorno al quale gira il firmamento.
(De Santillana ~ Von Dechend 1969)
Secondo un'altra teoria, il toponimo, emendato in *Iðisavǫllr,
potrebbe avere un legame con Idisiaviso, località sul fiume Weser dove le
schiere di Arminius, condottiero dei Cherusci, sconfissero le legioni romane
comandate da Caius Iulius Cæsar Germanicus, nel 16 d.C., come attestato da
Tacitus
(Annales [II: 16]). (Simek
1997) |
LETTERATURA La
Voluspá cita il campo di Iðavǫllr in due strofe, la [7] e la
[60]. Nella prima ricorrenza, Iðavǫllr è citato come il
luogo in cui gli Æsir convennero agli inizi
del tempo e dove intrapresero la costruzioni dei loro «altari e templi» [hǫrg ok hof].
Siamo agli esordi dell'età aurea:
Hittusk æsir
á Iðavelli,
þeirs hǫrg ok hof
hátimbruðu;
afla lǫgðu,
auð smíðuðu,
tangir skópu
ok tól gerðu. |
Convennero gli
Æsir
in
Iðavǫllr,
loro che altari e templi
alti innalzarono;
focolari accesero,
crearono ricchezze,
tenaglie fabbricarono,
ingegnarono utensili. |
Ljóða Edda
>
Vǫluspá [7] |
Snorri rielabora questa strofa aggiungendo alcuni dettagli. Chiarisce ad esempio la natura del þing
tenuto dagli Æsir a Iðavǫllr. In quel
luogo, infatti, Óðinn avrebbe scelto gli dèi preposti a
governare il mondo appena creato.
Í upphafi setti hann
stjórnarmenn í sæti ok beiddi þá
at dǿma með sér ørlǫg manna ok
ráða um skipun borgarinnar. Þat
var þar sem heitir Iðavǫllr í miðri borginni. Var þat hit fyrsta
þeira verk at gǫra hof þat er sæti
þeira standa í, tólf ǫnnur en
hásætit þat Allfǫðr... |
All'inizio [Allfǫðr]
stabilì i seggi dei governatori e ordinò loro di decretare il destino degli
uomini e di deliberare sulle disposizioni della rocca. Questo accadde nel campo
chiamato Iðavǫllr, nel mezzo della città. La loro prima opera fu la
costruzione di quella corte ove stanno i loro dodici seggi insieme all'altro,
l'alto seggio che appartiene ad Allfǫðr... |
Snorri
Sturluson:
Prose Edda > Gylfaginning [14] |
Secondo Snorri, Iðavǫllr
è il nome della pianura dove gli dèi intrapresero la costruzione dell'Ásgarðr.
Gli «altari e templi» citati dalla
Vǫluspá vengono da Snorri identificati negli edifici di Glaðsheimr e
Vingólf. Nonostante Snorri
sembri inizialmente dire che i seggi degli dèi si trovassero in Iðavǫllr,
subito dopo specifica che essi avevano trovato posto in Glaðsheimr.
Da questo momento in poi, la pianura di Iðavǫllr scompare dalla
geografia mitica.
Essa ricompare nella
Vǫluspá soltanto nei versi che trattano del rinnovamento del
mondo dopo il Ragnarǫk. All'inizio del nuovo ciclo
cosmico, gli dèi si riuniscono di nuovo nella mitica pianura, ormai spogliata di
ogni edificio e tornata alla purezza originaria, per inaugurare la
nuova età aurea:
Finnask æsir
á Iðavelli
ok of moldþinur
mátkan dæma,
[ok minnask þar
á megindóma]
ok á Fimbultýs
fornar rúnar. |
Si ritrovano gli
Æsir
in
Iðavǫllr,
e del serpente intorno al mondo
possente, ragionano,
[e rammentano là
le grandi imprese,]
e di
Fimbultýr
le antiche rune. |
Ljóða Edda
>
Vǫluspá [60] |
Snorri interpreta la scena con molti pittoreschi dettagli.
Upp
skýtr jǫrðunni þá ór sænum ok er þá grǿn ok fǫgr, vaxa þá akrar ósánir. Víðarr
ok Váli lifa, svá at eigi hefir særinn ok Surtalogi grandat þeim, ok byggja þeir
á Iðavelli, þar sem fyrr var Ásgarðr, ok þar koma þá synir Þórs, Móði ok Magni,
ok hafa þar Mjǫlni. Því næst koma þar Baldr ok Hǫðr frá Heljar, setjask þá allir
samt ok talask við ok minnask á rúnar sínar ok rǿða of tíðindi þau er fyrrum
hǫfðu verit, of Miðgarðsorm ok um Fenrisúlf. |
La terrà emergerà dal mare e sarà allora
verde e bella. I campi cresceranno senza esser stati seminati,
Víðarr e
Váli vivranno
poiché né il mare né la fiamma di Surtr avranno arrecato loro danno
e abiteranno a Iðavǫllr, là dove prima c'era
Ásgarðr. Giungeranno poi i figli di Þórr,
Móði e Magni, che avranno con sé Mjǫllnir. Arriveranno anche
Baldr e Hǫðr da
Hel,
allora tutti siederanno insieme e converseranno, ricorderanno la loro arcana
sapienza e parleranno degli avvenimenti accaduti prima, del
Miðgarðsormr e del
lupo Fenrir. |
Snorri
Sturluson:
Prose Edda > Gylfaginning [53] |
In particolare, Snorri afferma che Iðavǫllr
si trovi «là dove prima c'era
Ásgarðr» [þar sem fyrr var Ásgarðr].
Iðavǫllr è dunque, secondo Snorri, il
nome del luogo dove sorge la rocca degli dèi... ma nel suo stato originario,
naturale, privo di edifici e costruzioni. Forse non è un caso che la pianura di
Iðavǫllr sia nominata solo prima
dell'erezione della fortezza o dopo che la fortezza è stata distrutta.
Mai contemporaneamente all'Ásgarðr. |